Emicrania e mal di testa alla luce delle 5 Leggi Biologiche del Dr. Hamer
Qual’è la paura più frequente manifestata da chi sopporta frequenti mal di testa?
Qual’è la paura più frequente manifestata da chi sopporta frequenti mal di testa?
Dermatite, eczema, fuoco di Sant’Antonio… Si tratta di nomi dati ad eruzioni cutanee più o meno evidenti, dolorose e/o pruriginose.
Un nome è solo un modo per capirci, per sapere di cosa sta parlando una persona ma spesso quando si tratta di una qualsiasi diagnosi per noi diventa un’entità che porta con sé un’aspettativa e un carico di emozioni forti.
Cosa rivela di me un mal di schiena, un’improvvisa infiammazione ad una spalla, un muscolo che cede sotto sforzo o qualsiasi altro disagio dell’apparato muscolare, scheletrico e tendineo? Cosa il nostro corpo ci sta rivelando del nostro sentire più profondo e che magari non riusciamo a percepire chiaramente?
Di solito, io “vedo” nella persona con il problema (me compreso) un bambino arrabbiato incapace di affermare cosa sente davvero e di cosa ha bisogno.
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La comprensione della malattia si basa sulla comprensione della saggezza di un corpo sano. La malattia non è qualcosa che ci capita per caso ma fa parte di un sistema complesso, che ci suggerisce che abbiamo bisogno di apportare alcuni cambiamenti al nostro approccio alla vita.
Per alcuni arrendersi può avere connotazioni negative e implicare la sconfitta, la rinuncia, il non essere all’altezza delle prove della vita, l’apatia e così via.
Il vero arrendersi, però, è qualcosa di completamente diverso. Non significa sopportare passivamente la situazione in cui ci si trova e non fare niente in proposito. Né vuole dire smettere di fare progetti o di intraprendere azioni positive.
Rimango molto turbato per tutte le persone che vedo, giorno dopo giorno, entrare nel baratro infernale, cercando disperatamente di divincolarsi attraverso protocolli e cure, basate su credenze a-scientifiche, ma comunemente accettate sia dalla medicina “ufficialmente riconosciuta” che da quelle non convenzionali.
Rileggere i sintomi che viviamo nel corpo con la lente delle 5 Leggi Biologiche significa trovare una corrispondenza precisa tra il nostro modo di vivere un determinato shock e la sua manifestazione come sintomo nel corpo. Scoprire questa corrispondenza ci libera dalla paura della casualità delle malattie, dalla sensazione che nel nostro corpo qualcosa sia impazzito e che ci sia qualche elemento da combattere.
Allo stesso modo, possiamo vivere con serenità gli stati di “malattia” dei nostri figli e coglierli come delle opportunità per associarli a dei loro possibili stati di disagi che vivono in famiglia o a scuola.
Solo la persona stessa, e solo lei, può trovare la via verso la propria salute, senza dover delegare qualsiasi decisione inerente il proprio stato salutare a persone che presupponiamo abbiano la facoltà di “salvarci” dalla brutta “malattia” con qualche rimedio miracoloso.