Mentre guida la sua auto con la fidanzata accanto, il giovane uomo che chiamerò D., si accorge di aver sbagliato strada per sua distrazione ( cosa che accade abbastanza spesso) e comincia a entrare in ansia perché rischia di far arrivare tardi all’appuntamento la compagna. Lei sembra non essersi accorta dei chilometri in più che stanno percorrendo ma lui sente la gola chiudersi e qualche goccia di sudore scendere dalla fronte.

Proprio in quel momento realizza che non vede bene la strada di fronte a sé e tanto meno le auto che li precedono, la strada sembra brillare in modo singolare e la luce diventa sempre più fastidiosa. Che cosa sta accadendo? 

Il termine medico del fenomeno che D. sta vivendo è scotoma e cioè un’alterazione del campo visivo che solitamente è considerato sintomo di diverse malattie legate all’occhio.

L’innervazione della retina e del corpo vitreo dell’occhio sono collegate alla corteccia occipitale e secondo le 5 leggi biologiche questo fenomeno è una forte attivazione e quindi un focolaio di Hamer in fase attiva in questa parte del cervello( si legga per maggior chiarezza questa pagina del sito http://www.cinqueleggibiologiche.it/le-5-leggi-biologiche-marco-meini-cosa-sono/).

Questa zona cerebrale si attiva quando un essere  umano o un animale vive una forte “paura nella nuca” ( termine usato dal Dr. Hamer) e cioè un angoscia per un pericolo che sembra inseguirci, qualcosa da cui scappare. 

Per D. ovviamente si tratta della paura che la fidanzata si renda conto del ritardo che le sta causando per la sua sbadataggine e della rabbia che potrebbe manifestare; in quel momento si sente un bambino spaventato anche se la situazione razionalmente non è così grave.

Ricostruendo l’accaduto l’uomo realizza che la sensazione provata era la stessa che viveva da bambino quando, per presunta sbadataggine, combinava dei piccoli disastri in casa e poi aspettava terrorizzato che il padre si arrabbiasse in modo violento con lui. Il “sapore” o tenore emotivo per D. è lo stesso e il corpo risponde in modo evidente a questa forte attivazione di un sentito infantile anche adesso che è adulto.

Quando il pericolo percepito svanisce, il tessuto cerebrale e dell’occhio si ripara creando una zona più scura nel campo visivo; se l’attivazione è stata molto intensa e si è protratta nel tempo allora potremo vedere addirittura una macchia scura.

• Marco Meini