Quando il corpo produce dei sintomi gravi, naturalmente è necessario curarsi – Che cosa significa curarti?
Quando il corpo produce dei sintomi gravi, naturalmente è necessario curarsi.
– Che significa curarti?
Ovviamente contenere i sintomi con gli strumenti che la medicina ( in tutte le sue sfaccettature ) ti può offrire, ma è soltanto questo il senso dell’avere cura di te?
Nel libro “ Il sé in esilio” Alice Miller parla di una donna che, fin da piccolissima, è stata vittima di violenza fisica e verbale da parte della madre ora morente e mentre le sta accanto piangendo le dice;” ti ho sempre amata, hai sofferto tanto e ora sei libera, ora non soffri più”.
Sembra che in questa situazione il dolore provato negli anni di maltrattamenti dalla figlia si sia sciolto ma la Miller fa notare che non è affatto così e commenta:” questa scena mostra con la massima chiarezza la tragica situazione dei bambini maltrattati: la loro personale sofferenza non ha, ai loro occhi, alcuna importanza. I genitori e la società ne hanno ignorato la sofferenza, ed essi hanno così fortemente interiorizzato quest’atteggiamento che possono soltanto provare compassione verso i propri genitori ( e illudersi di averli perdonati ) e non verso il bambino che sono stati un tempo. E questo è ciò che tutti chiamano amore. Ma cos’è dunque questo “amore” se non un’infinita attesa, la speranza di vedere nostra madre cambiare, aspettarsi un affetto solido, una tenerezza confortante, di vedere infine cessare paure e menzogne?” .
Questo profondo meccanismo di rimozione della propria sofferenza passata si traduce in una mancanza di cura e amore nei propri confronti fino ad arrivare ad un vero e proprio odio verso di sé che, se ignorato, spesso si manifesta nel tempo con dei sintomi gravi e invalidanti.
È molto probabile che leggendo queste righe penserai che a te non è capitato di vivere esperienze così forti come quelle alle quali sembro far riferimento.
Sicuramente ci sono moltissime persone che hanno attraversato situazioni apparentemente più dolorose rispetto a ciò che hai vissuto tu, ma non è soltanto l’intensità di ciò che hai passato a creare delle importanti ripercussioni nella tua vita e nella tua salute; cosa fa la differenza è: quanto hai potuto veramente rielaborare e integrare i tuoi traumi.
È possibile che ricordi dei fatti dolorosi del tuo passato ma, spesso accade, che non hai più un’accesso emotivo a quanto hai vissuto, di solito, perché non hai potuto manifestare il tuo dolore, tutte le emozioni che provavi fino in fondo e quindi il trauma è rimasto “congelato”, potremmo dire, nel corpo.
Occorre intraprendere un percorso amorevole nel quale contattare l’antico dolore.
Il segnale della guarigione emotiva è la comparsa di un sentimento di amore vero e sensibilità nei propri confronti e via via che questo processo avanza i sintomi nel corpo possono degradare nella loro intensità.
- Marco Meini
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